Intervista a coach Luca Bucelli
Il gruppo dell'Under 14 della Savino Del Bene continua nella sua fase di crescita, giorno dopo giorno. Abbiamo chiesto a Luca Bucelli il segreto di questa ascesa esponenziale.
Coach ci puo' descrivere questo mese di lavoro?
"Lo abbiamo chiamato anno zero proprio perchè la direzione tecnica ha deciso di affrontare la stagione con lo sguardo al futuro, quindi, è stato fatto un reset sui piani di lavoro che le ragazze avevano affrontato 
precedentemente, cercando il più possibile di portarle su di uno standard il più comune a tutte. E’ nostra volontà imprimere nelle giovani forti motivazioni e senso di squadra, parametri basilari per un proseguo importante e serio.Tornando alla domanda, ad oggi siamo alla nona settimana con 36 allenamenti, un Torneo e alla quinta gara di campionato. La presenza delle atlete a tutti gli appuntamenti è stata alta, questo ha reso possibile far scorrere bene il lavoro e sopratutto iniziare a configurare il gruppo per un’idea di gioco appropriato il più possibile al campionato che abbiamo deciso di affrontare".
Quanto è difficile fare un campionato con atlete di un anno più piccole?
"All'inizio ci può essere qualche difficoltà ma se hai a disposizione un gruppo deciso ad impegnarsi seriamente e con molta dedizione non ci sono problemi! Confrontandosi con squadre che sono composte da ragazze di un anno più grande il divario tecnico e fisico è discretamente evidente, specie all’inizio di stagione. Poi come normale nella fase più avanzata del percorso certi divari si assottigliano. Comunque vogliamo che si possa affrontare chiunque con rispetto ma senza timori, facendo le cose semplici ma sopratutto mettendo in pratica il lavoro dei nostri allenamenti. Siamo alla 5° di campionato – ripete il coach – ci stiamo amalgamando sempre più e sono venuti anche i primi risultati, tanto da relegarci al 2° posto in classifica, possiamo essere contenti? Mi faccio questa domanda – analizza Bucelli – per rispondermi immediatamente, e per rinfrescare quali sono i nostri obiettivi:
– Crescita tecnica, fisica, motivazionale e caratteriale.
Su questi punti la società e lo staff tecnico sono decisamente impegnati, quindi, siamo contenti di come sta proseguendo il lavoro, ma consapevoli che siamo solo all'inizio di un percorso di due anni".
Cosa ha sorpreso più di questo gruppo?
"Il sacrificio, parola grossa se penso che la maggior parte di loro ha 12 anni. Ma quello che mi sorprende di più è la straordinaria capacità di adattamento agli esercizi più vari anche più complicati, e alla situazione di gioco, nuova per loro, che si avvicina tantissimo al modello delle grandi. Grandi alle quali queste giovanissime ripongono molte attenzione, cercando di seguirle quando è possibile anche negli allenamenti oltre che alle partite: sognare non è vietato!"
Grazie coach, brave ragazze!
