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La “Dea” del Brasile

La “Dea” del Brasile

La "Dea" è sbarcata in Italia. Dopo solo due settimane dal suo arrivo ha conquistato il cuore di tutti i tifosi della Savino Del Bene e non solo. Adenizia Da Silva è pronto a una nuova sfida dopo una carriera di successi nella sua terra, il Brasile.

A 29 anni hai lasciato il Brasile: qual è stata la motivazione di questa scelta?

 

Dopo 15 anni trascorsi a Osasco sentivo il bisogno di intraprendere una nuova sfida. Il mio percorso pallavolistico e di vita aveva bisogno di nuove sfide. Arrivare in Italia è sempre stato per me un obiettivo, quando ho saputo che avrei avuto questa possibilità sono stata molto felice.

 

 

 

Quando hai accettato come destinazione l'Italia, ti aspettavi di arrivare con una medaglia olimpica al collo?
Era il nostro obiettivo chiaramente perché lavoravamo per questo da molto tempo e la nostra squadra era molto forte.

Un girone olimpico dominato, poi cos'è successo?
La gara dei quarti contro la Cina è capitata in una giornata sbagliata. Dopo il primo set qualcosa è cambiato e non siamo state in grado di raddrizzare la partita. 

Come hanno reagito i tifosi a questa delusione?
Tanta tristezza da parte dei nostri tifosi, non sarebbe potuto essere altrimenti. Hanno visto volare via il nostro sogno di 4 anni di lavoro in una sola partita.

Naturalmente ora il tuo obiettivo sarà Tokyo…
Il mio obiettivo adesso è fare bene a Scandicci, adesso sono concentrata su questo. Poi quando sarà il momento di pensare alla nazionale mi porrò nuovi obiettivi da raggiungere.

L'esperienza nella Savino Del Bene potrà in qualche modo aiutarti in un'ulteriore crescita come atleta?
Questo senza alcun dubbio perché si tratta comunque di un'esperienza in un nuovo campionato e in un nuovo paese, sfide importanti che possono rappresentare anche un momento di crescita personale e professionale molto importante.

Cosa pensi della Serie A italiana?
Il campionato di serie A sta tornando ad essere molto competitivo come negli anni 90 quando qui giocavano tutte le migliori atlete del mondo. Lo dimostra anche il fatto che la squadra vincitrice dell'ultima Women's Champions League milita è proprio una squadra italiana. Nella prossima stagione ci saranno diverse squadre ambiziose rinforzate con molte atlete italiane e straniere che rientrano da altri campionati esteri. Sarà una sfida bella e affascinante.

Quali sono, invece, le sensazioni che stai provando con le tue nuove compagne? Ci sono differenze tra club brasiliani e italiani?
Mi trovo molto bene con le mie nuove compagne, ci aiutiamo in campo e stiamo cercando di trovare il miglior affiatamento fra noi per poi tradurlo durante le azioni di gioco. Per quanto riguarda invece le differenze tra Brasile e Italia per adesso non sto trovando molte note di differenza.

Dove puo' arrivare Scandicci in questa stagione?
Io punto sempre al massimo, lavoriamo duramente in palestra ogni giorno per giocare e vincere il più possibile. Alla fine della stagione vedremo quanto saremo riuscite a fare.

Quali sono gli aspetti che maggiormente apprezzi dell'Italia e di Firenze?
Scandicci è una città a misura di persona e non troppo caotica, il fatto di avere Firenze così vicino è perfetto perchè mi permette di poterci andare senza problemi e trascorrere del tempo a passeggiare per le vie del centro storico ammirando le bellezze di questa città conosciuta in tutto il mondo.