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SDB VOLLEY for ALL: presentato il progetto di sport e inclusione sociale alla Palestra Dino Campana

SDB VOLLEY for ALL: presentato il progetto di sport e inclusione sociale alla Palestra Dino Campana

Si è tenuta questa mattina la presentazione del progetto SDB VOLLEY for ALL, iniziativa volta ad aiutare bambini e ragazzi con difficoltà del neuro-sviluppo attraverso un percorso inclusivo nel quale socializzare ed interagire grazie alla pallavolo.

Il progetto è intrapreso grazie alla sponsorizzazione di Publiacqua, al patrocinio del Comune di Scandicci, ed alla partnership con Allenamente.

Hanno partecipato alla presentazione il membro del Cda Publiacqua Eva Carrai, l’Assessora allo Sport del Comune di Scandicci Ivana Palomba, la Consigliera Savino Del Bene Volley Sandra Leoncini ed il Presidente di Allenamente Adele Carpitelli.

“Publiacqua è molto attenta alle richieste del territorio – ha affermato il membro del Cda Publiacqua Eva Carrai – e come consiglio di amministrazione dopo questo periodo di sofferenza dovuto alla pandemia ci siamo chiesti come poter sostenere i settori che ne hanno maggiormente risentito, come quello culturale e sportivo. Abbiamo così deciso di fare prima nel 2020 un click day grazie al quale abbiamo potuto sostenere 54 realtà presenti sul territorio, ed in seguito nel 2021 abbiamo messo a disposizione 150.000 euro in un bando per le associazioni sportive senza scopo di lucro che presentassero dei progetti che riguardassero non soltanto la competizione sportiva ma anche l’inclusione sociale. Il progetto SDB VOLLEY for ALL sicuramente ha tutti questi requisiti e questi presupposti. Ben vengano dunque iniziative come queste che sostengono non soltanto le associazioni sportive ma anche le famiglie presenti sul territorio ed i nostri ragazzi.”

 

“I valori dello sport sono intrinseci a questo progetto nel quale i bambini hanno la possibilità di confrontarsi attraverso la relazionalità, attuando un percorso di inclusione sociale. – ha dichiarato l’Assessora allo Sport del Comune di Scandicci Ivana Palomba – Abbiamo deciso subito come Comune di Scandicci di supportare questa iniziativa perché la riteniamo di grande valore.”

 

“Era un progetto che coltivavamo da tempo e che purtroppo era stato fermato dalla pandemia. – ha detto la Consigliera Savino Del Bene Volley Sandra Leoncini – Sentivamo la necessità di metterci alla prova nel contesto sociale e di includere nel nostro progetto anche bambini che avessero delle difficoltà e che potessero trovare attraverso lo sport un motivo di crescita e di integrazione con gli altri. Siamo felici che il coinvolgimento sia grande e la partecipazione delle famiglie sia così importante. Credo che questo sia solo l’inizio di un progetto che non potrà che crescere coinvolgendo un numero sempre più ampio di bambini.”

 

“Lo sport dal nostro punto di vista è un diritto per tutte le persone e per tutti i bambini. – ha affermato il Presidente di Allenamente Adele Carpitelli – Occupandoci di bambini e ragazzi con difficoltà del neuro-sviluppo abbiamo cercato delle realtà sul territorio che fossero disponibili a collaborare. Abbiamo trovato una grandissima apertura da parte della Savino Del Bene Volley, e siamo riusciti a strutturare un bellissimo percorso molto partecipato nel quale le nostre bambine con disturbi del neuro-sviluppo possono partecipare a degli allenamenti veri di pallavolo con delle compagne di squadra. Questo ci permette davvero di piantare un piccolo seme per cercare di cambiare pian piano il contesto culturale e sociale in cui viviamo.”

 

All’interno del progetto La Savino Del Bene Volley metterà a disposizione i propri allenatori qualificati, i quali prepareranno gli allenamenti in cooperazione con i professionisti del centro Allenamente.

Gli allenamenti si svolgeranno ogni sabato mattina, e mensilmente l’equipe dei tecnici della Savino Del Bene e di Allenamente si ritroveranno per valutare i progressi dei partecipanti.

A conclusione del percorso, poi, saranno analizzati gli obiettivi raggiunti da ogni bambino, e verrà rimodulato il programma per l’anno successivo. Tale percorso sarà utile anche per raggiungere capacità sufficienti per poter partecipare alle attività delle Special Olympics dove gli atleti con disabilità incontrano la competizione vera e propria.